Le strutture ricettive del futuro? Saranno sempre più degli hub di territorio e dovranno posizionarsi oltre “le solite cose”. É necessario emulare quanto già fanno da almeno 15 anni altre nazioni – ed essere in linea con la domanda internazionale di turismo – ossia focalizzare la propria attenzione su emozioni, relazioni e tematisti specifici.
È doveroso ormai fare un salto di paradigma, da “cosa mi offri” a “come mi fai sentire” e da “dove andremo” a “cosa vivremo”. Passare da un turismo del “prendere servizi e metterli nel carrello” ad un turismo di nicchia, specializzato, di più alto valore economico-relazionale, spostando il proprio focus da una mentalità di tipo autoreferenziale e dai servizi interni, verso il territorio e le passioni condivise, ricordandoci che sono queste che spingono il turista nella scelta, prima che dell’hotel, della destinazione.
La passione condivisa genera relazione, la relazione genera emozione, l’emozione genera memoria. E solo grazie alla memoria possiamo attivare le giuste leve di marketing per fidelizzare i nostri clienti.